05/06/2023
Gaspare Chiarello

La notizia è arrivata inattesa, nessuno sapeva che era ricoverato da più di un mese perché, per la sua riservatezza e la sua voglia di non disturbare, aveva voluto che nessuno ne fosse a conoscenza.
E così se ne è andato in punta di piedi e ci ha lasciati increduli e soli, senza la sua competenza, senza la sua cortesia, senza il suo sorriso a volte sornione a volte sarcastico. Ricordava mani giocate quindici, venti anni prima e ti correggeva immediatamente dicendoti che avevi in mano il sette non l'otto in quel colore, che se tu avessi avuto l'otto quel contratto si sarebbe sempre mantenuto.
I suoi insegnamenti e i suoi consigli hanno aiutato a migliorare il bridge di molti di noi, negli anni ha contribuito a tanti bei risultati delle squadre di Udine.
Ma più di tutto mi piace ricordarlo come amico, vero amico, sincero e affettuoso, ma anche severo e critico quando la situazione lo richiedeva.
Ciao Gaspare, sono certo che ci rivedremo e sentirò ancora la tua voce dirmi: Ma cosa fai? Usa la testa, che non ti serve solo a tener lontane le orecchie!
Giancarlo Merici
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